Sandra Di Marcantonio è nata a Zurigo, vive ed opera a Giulianova (TE).

Pittrice e Scultrice autodidatta inizia a dipingere i primi quadri ad olio all’età di undici anni. Inizialmente sperimenta una pittura surrealistica alla guisa di “Salvador Dalì”, orientandosi in seguito verso l’essenzialità del simbolico, definendo la propria arte ,”Arte Metasimbolica”, come è stato citato da Nicola Coco, un analisi che si muove all’interno di certe codificazioni simboliche o una proiezione diretta a quell’insieme di segni e referenti che formano i cosiddetti “Archetipi”, viventi ed operanti nell’inconscio collettivo cosi come diffusamente descritto da Carl Gustav Jung e dalle scuole psicoanalitiche che s’ispirano al suo pensiero.

L’artista ha già esposto le sue opere in numerose città italiane ed estere, come Roma, Bologna, Verona , Pisa, Milano, Lecce, Pescara, Zurigo, Edimburgo, Montpellier, San Pietroburgo, Mosca, Volgrad, Krasnodar…. con ampi consensi di critica e riconoscimentii, alcune opere sono depositate presso la Pinacoteca Patiniana Castel Di Sangro L’Aquila, presso la Pinacoteca Comunale di Mosciano Sant’Angelo (TE), presso il Museo Internazionale della Donna nell’Arte di Scontrone L’Aquila, nella gallerie d’arte L’Acquario Giulianova, Galleria Stomeo Lecce, Galleria Ara Artis, Giulianova, Galleria Non Solo Tarli Giulianova, Galleria La Tavolozza Pisa, Galleria Paonessa Edimburgo Scozia, Boggiarte Studio 2B Bergamo….. Diverse opere sono state vendute a collezionisti d’arte nazionali ed internazionali.

Sandra di carattere introverso e con inclinazioni alla riflessione trascendentale, fin dalla più tenera età ha manifestato una vera e propria passione per le arti grafico-pittoriche, utilizzando il tempo libero come per gioco, sviluppando prima il disegno a matita e successivamente le tecniche ad olio. Inizialmente il gusto artistico personale l’hanno spinta verso una pittura che potremmo definire surrealistica, per intenderci alla guisa di Salvador Dalì, come appunto alcuni critici avevano paventato. La personale ricerca dell’artista sì è comunque sempre più orientata verso “l’essenzialità del simbolico”; infatti, l’ispirazione “new age” le ha consentito di produrre un numero notevole di tele e soggetti a valenza metasimbolica, in quanto il tutto è stato coordinato con l’impulso ad oltrepassare quella soglia della razionalità formale delle categorie e delle tipologie concettuali al cui interno la “citazione” e la “relazione soggetto-simbolo” è solitamente imprigionata. L’artista tende sostanzialmente ad elaborare l’esperienza soggettiva con un concetto evocativo di archetipi universali. Il suo stile appare pulito, carico di espressività e con richiami di spazialità a coloritura che oscilla tra orientamenti rinascimentali ed architetture con tramature fatte di iperspazialità.